07 luglio 2006

Parole in libertà e ricordi

Dove possiamo trovarci? Ma soprattutto, sarebbe liberatorio? Ti sentiresti veramente così... veramente libero guardando negli occhi chi soffre del tuo male.
Nell'immaginario è una tribù che si libera dei panni e grida finalmente dal profondo, si ribella agli inganni, o pure è solo una grande orgia, una scusa per cupulare sotto l'effetto degli psicofarmaci.
Non chiedetemi di andare oltre.
Una persona una volta mi ha detto che non sono sincero, che penso sul da dirsi, che non ho il getto delle parole quando mi si chiede la verità. E' vero, non riesco a sputare i miei pensieri. E' come un blocco alla base dello stomaco, passare prima dal cervello, grazie.
Qualche mese fà avevo nostalgia dei tempi andati, dei vecchi amici, dei posti dell'adolescenza. Un pomeriggio tornando da una commissione mi sono permesso di girovagare a passo d'uomo per il paese dove sono cresciuto. Sfiorando appena il pedale dell'accelleratore dell'auto aziendale del cazzo ho gironzolato per un po' in cerca del passato e poi quando me ne sono andato mi sentivo un idiota. Era tutto estraneo, quasi abbandonato al nuovo. Non riconoscevo le facce, ne gli odori e solo a tratti il paesaaggio mi ha aiutato a tuffarmi nei ricordi.
Poi un pensiero semplice e tutto è scivolato via; i miti del passato sono solo in me, l'incredibile 1991, gli amici, il primo amore, il dolore che mi devastò, tutto questo l'ho creato io, il contorno non ci ha messo lo zampino consapevolmente. E qui capisco che non mi si segue più, ma che cazzo, sforzatevi un po, vi ho chiesto di accomodarvi nella mia mente e che fate... state sulla porta? Questo istante lo viviamo assieme, chiunque tu sia. La vedi la porta? Un tenda di melma verde e nera cela l'interno. Non far caso a quest'odore e non preoccuparti del viscido, così bravo, hai messo un piede nella stanza, così bravo coglione, ora sei dentro.


Da bambino nei film sentivo parlare il classico saggio che indica la via al protagonista sfigato; devi credere in te stesso, se impari karate va bene, se non impari karate va bene lo stesso, se impari karate speriamo ti schiacciano come glappolo d'uva!


Sarebbe bello nella fase più critica quale l'adolescenza avere uno come il giapponese in foto che ti indica la direzione anche se poi il cammino sei tua farlo con le tue gambe; anche tu hai conosciuto un saggio? anche tu hai dato e tolto la cera?
Mi rendo conto di dover essere io stesso un "saggio", ho un figlio che cresce, che ha da pochi giorni compiuto un anno. Un giorno forse lo vedrò sbandare e io che ho sbandato prima di lui potrò aiutarlo? Farò ogni cosa...
Probabilmente chi non ha avuto un saggio lo diventa se sopravvive o probabilmente dovrei stare attento a non dire cazzate a mio figlio. Comunque sia sarrano pur sempre le parole di suo padre, di uno che lo ama, che lo ha voluto con se nel mondo.
BUONA NOTTE

1 Comments:

At 9:58 AM, Blogger Unknown said...

Zao :)

leggerò con attenzione il tuo blog...
oggi per me è stata una giornataccia panicosa.

Se ti va vieni a dare un occhio qua:
http://psicologicando.forumup.it

Io sto comprendendo che il panico è il semplice sintomo di qualcos'altro...
magari puoi trovare spunti interessanti.

In quel forum sono c-mellow.

Buon tutto.

 

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