08 agosto 2006

Pensieri estivi 2

Credo di aver superato la paura di andare a lavorare fuori città. Dico credo perchè ad esser certi si viene sempre smentiti. Sono serviti circa 3 anni, non poco.
Mi chiedono come ho fatto...
Semplice ma non facile; ci sono andato e poi tornato e poi tornato e ora è una cosa "normale".
Ma devo stare attento, molto attento, poichè l'orco ascolta dalla gelida tana.
E' grosso e ancora potente (sono da minicomio, lo so) e se scorge il dubbio, e se si accorge che fai capolino nella sua caverna anche solo per controllare se dorme o solo per osservarlo e per renderti conto se esiste o no, se incrocia il tuo sguardo è capace di colpire. Così! All'improvviso!
Un attacco di questo tipo, del tipo inaspettato può far vacillare in un attimo mesi e mesi di allenamento, mesi di stabilità emotiva.
Stabilità emotiva... nel mio caso significa no ansia a livelli da voltastomaco.
E sinceramente mi ero pure rotto le sfere genitali di sentirmi le budella attorcigliate e la nausea e l'affanno e che palle...

Il fatto mi apre quindi nuove possibilità e pure al momento giusto poichè sono in crisi con il mio capo. Trattasi di un brav'uomo ma che tende ad essere un "pò" logorroico, tipo ti telofona ogni dieci minuti (anche se ha un pò smesso poichè gli ho fatto capire che stressava e non poco), ti fa lavorare tutti i sabati dopo che hai lavorato tutta la settimana per 9/10 ore e poi ci sono altre cose che sinceramente non sopporto più e naturalmente mi immagino che anche lui non sopporterà più me. Così va la vita...
Sarà pure difficile mollarlo e se accadrà non mancheranno scenate tragicomiche o magari mi sbaglio e sarà felice che me ne vada o magari non me ne andrò e vivremo infelici e scontenti.

L'altra notte ho sognato che tornavo a scuola e che la mia classe aveva il pavimento distrutto e che sotto c'era una voragine oscura, un abisso. La mia sedia poggiava su delle assi cigolanti e nel sogno ho avvertito a più non posso la precarietà, le vertigini. Ma la cosa più agghiacciante era che per arriavare alla classe si percorrevano delle rampe di scale che scendevano nel sottosulo e più in basso si andava minore era la luce. Ad attendere gli alunni d'innanzi alla classe c'era una donna. Emergeva dal buio ed era vivida, non come gli altri personaggi del sogno, ella era un'immagine che a differenza del sogno stava su un piano più vicino alla realtà. Il suo volto era quello del delirio ne sono certo, puro incubo, la madre di tutte le paure primordiali.
E d'improvviso mi sono svegliato con una solida erezione e con tanta fame, quindi ho fatto colazione riflettendo su quel sogno un po come se certe atmosfere vissute nel sonno mi avessero seguito, una specie di scia dall'inconscio.
Ho deciso di disegnare i miei sogni, ma solo quelli che mi scuotono; li reputo i più significativi.


Ti sei venduto l'anima?!
Beh... tanto non la usavo...

06 agosto 2006

"Vittime" ovunque

Il popolo dei cellulari è in crisi. Ovunque mi giungono notizie di persone che si svegliano di notte colte dal terrore, colte da immotivato senso di morte.
Un mio amico e un'altro che conosco sono finiti al pronto+soccorso. E' inevitabile, la coscienza, la verità su ciò che siamo sono la nostra essenza, sangue che scorre nelle arterie dell'anima.
Che cazzo voglio dire...
Voglio dire che non si può sfuggire a quello che si è, non si può vivere per finta, non siamo un cazzuto reality show. ( Ebbene si! anche io odio i reality di merda!)
Se indossi un vestito stretto che ti spacca le budella puoi trattenere il fiato per un pò, ma poi il tuo bel pancione finirà per debordare e lacerare la stoffa oppure finirai violaceo con la circolazione azzerata. Insomma in un modo o nell'altro certe cose sfociano che lo si voglia o no.

Se vivi e scopi con una donna che è obbligata a stare al tuo fianco puoi:
  1. Stare anche bene così, tanto sono una merda della società e prendo quello che mi viene e m'inculo il prossimo a sangue. Insomma c'è anche chi se la gode fine a stesso e basta. Buon per loro, credo...
  2. Fingo che vada tutto bene, sono bravo a fingere, mi riesce, lo so che lei infondo mi ama anche se non mi fa mai una carezza, anche se parliamo si e no due volte la settimana e quando facciamo l'amore rimane in silenzio e io allora cerco di finire subito subito così lei va a vedere la televisione e io gioco alla playstation. Tanto domani ho da lucidare l'auto e poi domenica vado all0 stadio e poi gli amici al bar mi fanno morire dal ridere. Poi una notte mi sveglio e credo di morire e allora arriva l'ambulanza e io mi sento paralizzato, ho i muscoli atrofizzati anche se penso al bar, agli amici, alla macchina lucida in garage. Arriva l'ambulanza ed è solo panico. PANICO? perchè? io sono l'esempio vivente dell'uomo felice e rilassato, perchè mi serve il Valium, perchè dovete sedarmi, da domani come farò?

Arriva dall'America, ne ho la quasi totale certezza. Lo abbiamo importato come mcdonald e le liti in tv. Loro avevano i sintomi prima di noi, sono sempre un passo avanti a noi ( o indietro?) e noi li copiamo. Stelle e strisce per tutti. Vaffanculo!

Wake up!

WAKe up!

WAke up!

Mi dispiace infinitamente per tutte le persone che hanno questo male, che d'improvviso non sanno più che pesci prendere. Sto scrivendo una storia, la storia di un malato di DAP, uno che vive di fobie sociali e si rintana fino a che la vita torna a bussragli in uno strano modo, c'è anche il lato comico come sempre e il lato erotico come sempre; infondo fa tutto parte della vita.

Mi serve un titolo... anche se non c'è fretta.

Jim morrison: A volte non basta una vita per cancellare un attimo, ma basta un attimo per cancellare una vita