13 ottobre 2006

1° bacio: cronaca dai ricordi

Era il primo sabato di ottobre, un pomeriggio alla fine di una lunga estate. Nell'aria vaneggiavano frasi da adolescenti, un mondo incantato dove i giochi sfiorano il sesso e dove ci si confonde per uno sguardo. Il mio nome era scritto in quel giorno, fino ad allora davo tutto per scontato ed ero assorto in una visione incompleta, ero un bambino mezzo uomo.
Mi bruciava nel petto, come dolore e conforto ed estasi, e lei lo sapeva. Mi ero confessato su nastro, dopo la musica la mia voce a rompere gli indugi. Era troppo, non potevo trattenere tanta passione, erano gli dei a comandare, a dire di non negarmi all'amore. Un uomo sta ad una donna, un universo che gira attorno al sangue, al desiderio.
L'estate ci aveva cotti al sole e l'autunno era il fresco ristoro, era il primo sabato di ottobre.
Ho come l'impressione di aver navigato fra i suoi capelli, lunghi e profumati di lei. Ipnotizzato dalla passione sono giunto sulle rive del fiume artificiale e ci siamo presi per mano. Lei con le spalle al parapetto, sotto l'argine incolto, all'orizzonte il tramonto. Ci ha messo lo zampino qualcuno, la perfetta scenografia da primo bacio.
Sento i miei amici nel campo da basket, ogni tanto ci osservano, curiosi, acerbi, estranei.
Io mi sono perso nei suoi occhi, il sangue sciacqua ogni cosa anche il mio pensiero; anche per lei è così. Ha gli zigomi incendiati, ci sfioriamo, ci cerchiamo da troppi mesi, siamo in combutta, anime in sincrono.
"Ci guardano?" mi chiede, la voce rotta dall'emozione.
Io mi avvicino, gli inguini si sfiorano, siamo al punto di non ritorno.
"Lo sai che ti amo, mi sento perso a guardarti."
"Lo so..." risponde.
Mi avvicino e le sfioro una guancia, un gesto delicato, lei piega la testa verso la mia mano e socchiude gli occhi.
"E se ti bacio?"
"Si."
E' come morire trasportati dal vento all'infinito. Leggeri e pieni di passione uniamo le nostre labbra. 5 ottobre 1991.
Lei mi dira di amarmi, mi stringerà a se, come in un sogno torrido e romantico, è il nostro primo bacio. Nel momento perfetto, nello stato d'animo perfetto, al culmine di una ricerca.

La sera entrai nella sala, in fila, indolente, l'auditorio era vasto e silenzioso, sullo schermo il film DOORS. Con la testa che ancora mi gira per l'emozione, è un sogno che si è avvereato. Non c'era nient'altro da avere, lei era la parte mancante, era tutto. Poi sotto le stelle a fumare una sigaretta, il fumo si allontana con la brezza d'autunno, penso a lei, fremo al pensiero che ci siamo baciati, che domani è un nuovo giorno per stare assieme. Nemmeno immagino la burrasca oltre l'orizzonte.

segue...