22 luglio 2006

Cordoglio

Giorni fà, alla fottuta televisione hanno ricordato che la cometa di Halley passerà nuovamente da queste parti nel 2061 e io ho detto che non la vedremo riferendomi a me e la mia compagna.
Così il pensiero della morte ci ha angosciati entrambi per un attimo.

Ieri Carla, una mia amica, ci ha lasciati, aveva 35 anni.
Siamo cresciuti nello stesso palazzo, parlandoci da una terrazza a l'altra, litigando e facendo pace, crescendo. Oggi al funerale eravamo quasi tutti gli inquilini, nuovi e vecchi, del palazzo in via 25 aprile. Ho rivisto con immenso piacere tante persone che mi ricordano da dove vengo e tutta una serie di sensazioni accantonate e piacevoli da rivivere.
Suo padre ha detto che finalmente, in paradiso, ha smesso di soffrire. Io non ne sarei capace, non riuscirei a confinare così tanto dolore in un'idea di angeli e luce.

La ricordo ragazzina con qualche anno in più di me, la rivedo mentre difende il fratello a spada tratta, sulla moto col fidanzato e sento la sua voce che intona Ramazzotti.
L'appartamento dove abitava con la sua famiglia è vuoto e quado vado a trovae i miei genitori mi sembra una cosa così strana.
Qualcuno riesce a digerire le cose che vanno e non tornano? Avete cotanto pelo sullo stomaco?

Io no; sono un nostalgico, mi prende le fondamenta dello stomaco e mi soffoca.
Un momento del passato, un giorno, parole, vicende, cosa ci manca? e ci manca veramente?
Non lo so, come al solito. Dovrei scavare e ridurre il tutto ad una stupida analisi di quello che infine è emotività, è essere umano non dotato di ragione ma di reazione.

Vasco Rossi:
Liberi liberi siamo noi
però liberi da che cosa
chissà cos'è? ...chissà cos'è!
Finché eravamo giovani
era tutta un'altra cosa
chissà perché? ...chissà perché!
Forse eravamo "stupidi"
però adesso siamo "cosa"...
che cosa ...che? ...che cosa...se!

Bella canzone. La dedico a Carla, in via 25 aprile che gioca con i suoi bambini, con noi bambini, in quell'angolo di mondo che ci apparterrà per sempre.

Cisco






21 luglio 2006

Pensieri estivi 1

Mi ritengo uno di poche parole e non so se sia un bene o un male e sinceramente me ne frego. Tuttavia questo sembra infastidire alcune persone che incontro sulla mia strada.Parlare del più e del meno tanto per rompere il silenzio è una cosa che non mi viene e magari qualcuno pensa che sono un musone come si dice dalle mie parti. Ma non si scappa... e c'è chi lanciando frecciate spera di star meglio con se stesso. Tuttavia io non posso farci niente se certe frasi mi irritano... il mio datore di lavoro dice che è necessario essere professionali e che tanto i clienti sono per la maggior parte dei rompi coglioni; lui lo è altrettanto quando va ad acquistare qualcosa.Ma a me certe volte sale una rabbia che gli spaccherei la faccia... come si fa? io riesco a controllare questo mio impulso a malapena e poi me ne vado con l'amaro in bocca.E' un periodo che odio lavorare, che vado nei posti a fare il mio buon mestiere e mi sento irritato dalla gente intorno. Devo darmi una calmata, imparare veramente a fregarmene delle parole, accettare tutto ciò che alla fine è solo aria che passa... ci proverò, devo riuscirci.Ieri sera quando la mia donna mi ha proposto di andare a cena fuori ho avuto una strizza allo stomco... e la dottoressa che segue il mio caso mi ha detto che se accade devo appuntarmelo, devo contare quante volte mi accade di temere un posto per via del DAP. Sinceramente non mi accadeva da un po... ma si sa fa anche caldo e lo stress è a livelli alti in questo periodo. Forse dovrei rivedere la dose di antidoto... mi è stato detto che ne prendo una quantità da bambino. Il tutto si riduce dal passare ad una pastiglia più un quartino di pastiglia (roba da matti!)Un solo quartino e andrai in paradiso? Sono affascinato dal potenziale di queste medicine che tengono a bada Mr Hide. Affascinato nel senso che in un certo senso mi spaventano.Va bè... ho detto un po di fregnacceTuttavia a chi si rode la psiche consiglio un bel forum nuovo nuovo a tale indirizzo: http://psicologicando.forumup.it

VOGLIO ANDARMENE IN FERIE, grazie
VOGLIO STARE CON LA MIA FAMIGLIA, grazie
VOGLIO RICOMINCIARE A SCRIVERE, grazie

E' da un po che non metto mano ai miei lavori. Ho una bella storia che aspetta solo di essere terminata, è una storia che ho scritto sognando un lugo incredibile dove in una lotta allo stremo tra il presunto bene e il presunto male si spiegano alcuni segreti dell'universo. Si lo so mi sono montato la testa, ma lasciatemici credere fino in fondo, i miei personaggi e le loro vicende sono il meglio che ho da offrire.Tuttavia la sera quando torno dal lavoro sono a pezzi, quest'impiego mi prende troppo tempo e devo trovare una soluzione per riprendermi i miei spazzi vitali e quando dico vitali non scherzo. Ho bisogno di riprendere i miei lavori, di tuffarmici dentro come un tempo per poi concluderli degnamente e non aver rimpianti. Li penso spesso... abbandonati senza una fine, scalpitano nella mia mente, un oceano di idee che ribolle.

Scusate lo sfogo da BLOG adolescenziale.
Buona giornata, Cisco

07 luglio 2006

Parole in libertà e ricordi

Dove possiamo trovarci? Ma soprattutto, sarebbe liberatorio? Ti sentiresti veramente così... veramente libero guardando negli occhi chi soffre del tuo male.
Nell'immaginario è una tribù che si libera dei panni e grida finalmente dal profondo, si ribella agli inganni, o pure è solo una grande orgia, una scusa per cupulare sotto l'effetto degli psicofarmaci.
Non chiedetemi di andare oltre.
Una persona una volta mi ha detto che non sono sincero, che penso sul da dirsi, che non ho il getto delle parole quando mi si chiede la verità. E' vero, non riesco a sputare i miei pensieri. E' come un blocco alla base dello stomaco, passare prima dal cervello, grazie.
Qualche mese fà avevo nostalgia dei tempi andati, dei vecchi amici, dei posti dell'adolescenza. Un pomeriggio tornando da una commissione mi sono permesso di girovagare a passo d'uomo per il paese dove sono cresciuto. Sfiorando appena il pedale dell'accelleratore dell'auto aziendale del cazzo ho gironzolato per un po' in cerca del passato e poi quando me ne sono andato mi sentivo un idiota. Era tutto estraneo, quasi abbandonato al nuovo. Non riconoscevo le facce, ne gli odori e solo a tratti il paesaaggio mi ha aiutato a tuffarmi nei ricordi.
Poi un pensiero semplice e tutto è scivolato via; i miti del passato sono solo in me, l'incredibile 1991, gli amici, il primo amore, il dolore che mi devastò, tutto questo l'ho creato io, il contorno non ci ha messo lo zampino consapevolmente. E qui capisco che non mi si segue più, ma che cazzo, sforzatevi un po, vi ho chiesto di accomodarvi nella mia mente e che fate... state sulla porta? Questo istante lo viviamo assieme, chiunque tu sia. La vedi la porta? Un tenda di melma verde e nera cela l'interno. Non far caso a quest'odore e non preoccuparti del viscido, così bravo, hai messo un piede nella stanza, così bravo coglione, ora sei dentro.


Da bambino nei film sentivo parlare il classico saggio che indica la via al protagonista sfigato; devi credere in te stesso, se impari karate va bene, se non impari karate va bene lo stesso, se impari karate speriamo ti schiacciano come glappolo d'uva!


Sarebbe bello nella fase più critica quale l'adolescenza avere uno come il giapponese in foto che ti indica la direzione anche se poi il cammino sei tua farlo con le tue gambe; anche tu hai conosciuto un saggio? anche tu hai dato e tolto la cera?
Mi rendo conto di dover essere io stesso un "saggio", ho un figlio che cresce, che ha da pochi giorni compiuto un anno. Un giorno forse lo vedrò sbandare e io che ho sbandato prima di lui potrò aiutarlo? Farò ogni cosa...
Probabilmente chi non ha avuto un saggio lo diventa se sopravvive o probabilmente dovrei stare attento a non dire cazzate a mio figlio. Comunque sia sarrano pur sempre le parole di suo padre, di uno che lo ama, che lo ha voluto con se nel mondo.
BUONA NOTTE